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Packaging secondario

La direttiva UE 94/62/CE definisce il packaging secondario come “imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, il raggruppamento di un certo numero di unità di vendita indipendentemente dal fatto che sia venduto come tale all’utente finale o al consumatore, o che serva soltanto a facilitare il rifornimento degli scaffali nel punto di vendita. Esso può essere rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche”.

Esempio: il film che tiene unite le bottiglie di acqua, l’involucro che tiene insieme sei brik di latte, ecc.

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Le caratteristiche chiave del packaging secondario sono:

  • protezione: i prodotti presenti all’interno devono essere protetti durante la fase di trasporto

  • tracciabilità e identificazione: per garantire la tracciabilità dei prodotti lungo tutta la catena distributiva, è necessario contrassegnare i prodotti con dei marcatori precisi

  • promozione: possibilità di utilizzarli (e quindi progettati) come espositori all’interno dei punti vendita

  • sostenibilità: è importante utilizzare pochi materiali e soprattutto ecologici cioè riciclabili, riciclati, biodegradabili, compost abili.